Angelica Argentiere

Il 19 febbraio da Est Ovest l’evento “L’allievo e il maestro”

Pizzeria Est Ovest L'allievo e il maestro, Pasquale Serra e Antonio Starita

Alla pizzeria Est Ovest di Frattaminore ospite Antonio Starita

Lunedì 19 febbraio, presso la pizzeria “Est Ovest” di Frattaminore, il padrone di casa, Pasquale Serra, ospiterà il suo maestro, Antonio Starita, di “Starita a Materdei”.

Pasquale è stato allievo di Antonio Starita. Ha aperto il suo locale nel 2008 come pub-pizzeria, oggi solo pizzeria.

La sua è una pizza tradizionale, segue il disciplinare dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, da cui un anno fa ha ricevuto la targa.

Il lavoro di Pasquale è incentrato non solo su un accurato studio degli impasti, ma su un attento utilizzo degli ingredienti di farcitura.

Grande attenzione per la  stagionalità dei prodotti, valorizzazione delle eccellenze campane e forte interesse per i Presidi Slow Food (ben 35 utilizzati) sono i punti di forza della pizzeria Est Ovest.

Pasquale, per il primo anniversario dell’assegnazione della Targa dell’AVPN e l’arrivo del secondo forno, festeggia con una serata a quattro mani, che vedrà .

La serata si aprirà con una piccola degustazione di latticini del Caseificio “Lattai Ponticorvo” di Alvignano, successivamente si alterneranno al banco Pasquale Serra (con i suoi fritti e le sue pizze “Slow”) e Don Antonio Starita (con la sua montanara fritta e al forno), e si concluderà con gli angioletti (realizzati con l’impasto della pizza prima fritto e poi farcito) accompagnati dalla crema di nocciole  dell’azienda ArteTerra.

Ad accompagnare la serata le birre artigianali del birrificio campano “Felix”.

Ticket per la serata €20,00

Per info e prenotazioni:

Pizzeria Est Ovest
Via Roma 167
Frattaminore
cell. 371 129 0260

Ad Alvignano (Ce) il Carnevale Élite

Carnevale Élite

Domenica 11 febbraio ore 13 alla Pizzeria Élite di Alvignano si festeggia il Carnevale.

Punto di forza della pizzeria è la compartecipazione di tutti i membri della famiglia Rossi, ognuno con i propri ruoli, alla gestione dell’attività.

Accanto al pizzaiolo Pasqualino, ruolo centrale in cucina è quello di mamma Rita, famosa per le sue montanare e la sua parmigiana.

Per domenica accanto a Pasqualino e mamma Rita ci sarà il maestro pasticcere Sabatino Sirica, che delizierà i partecipanti con i suoi dolci di carnevale, Salvatore Martusciello e il suo “Otto Uve”.

Menu

Pizza nel ruoto accompagnata dai salumi dell’azienda Tomaso;
Lasagna di Carnevale e ragù di mamma Rita, con contorno di patate al forno;
Migliaccio, castagnole e chiacchiere con sanguinaccio di Sabatino Sirica.
In abbinamento alle pietanze il Gragnano “Otto Uve” di Salvatore Martusciello.

Ticket di partecipazione: € 30

Info e prenotazioni:

Pizzeria Élite – Rossi
Corso Umberto I Alvignano
0823 869092

 

Re Panettone Napoli 2017

Re Panettone a Napoli

Re Panettone Napoli è giunta alla sua terza edizione. Due giorni, il 2 e 3 dicembre, dove protagonista assoluto è stato il panettone, rigorosamente artigianale, realizzato senza conservanti né semilavorati. A garanzia e tutela dei consumatori ogni anno, durante la manifestazione vengono estratti 3 panettoni per essere sottoposti alle analisi del DeFENS, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente dell’Università degli Studi di Milano.

Novità 2017 è la Certificazione di qualità Re Panettone, valida tutto l’anno, che attesta freschezza, genuinità e artigianalità, con apposizione sul prodotto di un bollo di certificazione con ologramma anticontraffazione.

Certificazione Re Panettone

Certificazione Re Panettone

Negli splendidi saloni del Grand Hotel Parker’s di Napoli, oltre a poterlo assaggiare e acquistare (al costo di 25 € al Kg), si sono tenute lezioni sulla realizzazione del lievitato ad opera di grandi maestri pasticceri.

L’Associazione Italiana Sommelier – Delegazione di Napoli ha curato diversi laboratori di degustazione di panettoni con abbinamento dei vini del Consorzio Tutela Vini del Sannio.

Anche quest’anno è stato assegnato il premio Re Panettone Napoli ai panettoni innovativi. La giuria presieduta dallo chef Antonio Tubelli ha premiato i primi tre panettoni:

Primo premio ad Angela Padovano di TenerITÀ, Caserta (CE), per il suo lievitato alla mela annurca, noci caramellate e cannella.

TenerITÀ

TenerITÀ

Secondo Premio a Giovanni Saviozzi di Pizzeria Farina del mio sacco, Cascina (PI), panettone con noci e fichi di Carmignano al Vinsanto.

Pizzeria Farina del mio sacco

Pizzeria Farina del mio sacco

Terzo premio ad Antonio Cera di Forno Sammarco, San Marco in Lamis (FG), per il suo Piccione con rapa rossa candita, nocciole di Giffoni, nocciole gentili delle langhe, timo selvatico e pepe bianco.

Forno Sammarco

Forno Sammarco

Diverse tipologie degne di nota quelle degli altri artigiani presenti.

Agriturismo La Paterna di Giovanni Merlo a Giavera del Montello (TV) ha presentato accanto ad un lievitato tradizionale, quello al cioccolato e arancia ed uno all’albicocca.

Mandorlato con fragoline di bosco, tradizionale e con cioccolato fondente al 60% le proposte di Alessio Nencioni Antico Forno Nencioni a Lamporecchio (PT).

Gabriele Lolli di Belsito, Serrone (FR),  ha portato in degustazione panettoni al caffè e cioccolato, classico e con Vermentino, vendemmia tardiva azienda Gotto D’oro di Marino (RM).

Terra Mia al gianduia con marroni, rosmarino e salvia; Esotico con zenzero, ananas e lime; Cinzia, con crema al pistacchio glassato al cioccolato bianco e granella di pistacchio; Mustacciolo, al cioccolato con glassa al cioccolato per Pasticceria Gelateria Caffetteria Cappiello di Luigi e Michele Cappiello a Santa Maria Capua Vetere (CE).

Fornai Ricci di Mattia Ricci a Montaquila (IS) ha proposto un lievitato al caramello, nocciola e caffè e la sua linea Panevo (nelle varianti agrumi, cioccolato fondente, frutti di bosco, amarene e classico) in cui il burro viene completamente sostituito da un’emulsione di olio extra vergine di oliva e burro di cacao.

Lievitato senza uvetta né canditi quello di In Croissanteria di Italo Vezzoli a Carobbio degli Angeli (BG), vincitore nel 2016 del premio Re Panettone Napoli.

Albicocca, marzapane e cioccolato fondente, lampone, zenzero e cioccolato bianco, uva cilena, rum e cioccolato di Modica, limone e cioccolato bianco sono state le varianti di La Fornarina di Federico Nicoletti a Sant’Elia (FR).

Leopoldo Infante di Salvatore Tortora a Napoli (NA), tra le tante ha prentato Munaciello, con gocce al naturale di frutti di bosco, gocce al cioccolato fondente all’80% di cacao monorigine Sao Thomè, granella di fave di cacao monorigine Sao Thomè tostate, glassa al cioccolato fondente all’80% e fave di cacao al naturale.

Munaciello - Leopoldo Infante

Munaciello – Leopoldo Infante

Aniello Di Caprio di Lombardi Pasticcieri dal 1948, Maddaloni (CE), che nel 2016 a Re Panettone Napoli si è aggiudicato il terzo posto per il suo panettone integrale ai frutti di bosco ricoperto di glassa al cioccolato bianco e frutti di bosco disidratati, ha proposto: Sacher, un impasto con cubetti di cioccolato e albicocche pellecchielle del Vesuvio; cioccolato bianco e caffè, impasto scuro al caffè miscela arabica emulsionato al cioccolato bianco; Black Forest, al cioccolato e frutti di bosco semicanditi; 4 Stagioni, panettone con 4 spicchi con amarene, albicocche, marron glacé canditi e cioccolato al latte.

Orzo tostato, cioccolato e canditi di limone, pistacchio e uvetta le due varianti di Nero Vaniglia di Giorgia Grillo a Roma.

Panettone orzo tostato, cioccolato e canditi di limone - Nero Vaniglia

Panettone orzo tostato, cioccolato e canditi di limone – Nero Vaniglia

Panificio Ascolese di Fiorenzo Ascolese, San Valentino Torio (SA), col suo lievitato classico quest’anno ha vinto il Premio PanGiuso a Re Panettone Milano. A Napoli ha proposto inoltre un panettone ai frutti di bosco con aggiunta di cioccolato bianco all’impasto ed il Panvesus con albicocche pellecchielle del Vesuvio, purea di limoni e noci.

Panettone classico - Panificio Ascolese

Panificio Pugliese di Michele Segreto a Toritto (BA) ha presentato in degustazione accanto al tradizionale, una variante al cioccolato fondente, amarena e pasta di mandorle, aroma cherry con glassa fondente allo cherry e una con fichi e pasta di mandorle, glassa al vincotto di fichi.

Panettone alle castagne è stata la proposta di Angelantonio Perrotta della Pasticceria Castello di Cervinara (AV).

La Pasticceria De Vivo dal 1955 a Pompei (NA), con il suo PanMilanese si è aggiudicato quest’anno il quarto posto nella classifica di Gazzagolosa. Offre sempre una gran varietà di prodotti legati soprattutto al territorio campano come: PanDelizia Limone, farcito con ganache al cioccolato bianco e limoni della costiera e bagna con liquore di limoni di Sorrento IGP; il PanCaprese nella versione tradizionale al cioccolato fondente o quella al cioccolato bianco e liquore di limoni di Sorrento IGP; PanSfogliatella, realizzato nel 2015 per festeggiare i 60 anni di attività, con aggiunta ricotta di vaccino e semola all’impasto.

Pasticceria De Vivo - Panettone ai frutti di bosco con ganache alla vaniglia

Pasticceria De Vivo – Panettone ai frutti di bosco con ganache alla vaniglia

Pasticceria Giuri’ss di Federico Perrone a Salice Salentino (LE) ha proposto un lievitato integrale con cioccolato e pera, uno al cioccolato fondente e glassa di mandorle e uno con pere, gianduia e glassa di mandorle e pistacchio.

Vincenzo Mennella della Pasticceria Mennella di Torre del Greco (NA), a Re Panettone Napoli 2016 si aggiudicò il secondo posto per il suo panettone mandarino e mandorle, ricoperto di pasta di mandorle fiammeggiata e scorzette di mandarino candito, quest’anno ha portato in degustazione accanto al lievitato tradizionale, che ha ottenuto una menzione speciale al concorso PanGiuso 2017, quello con albicocche pellecchiella del Vesuvio e uno lamponi e mandarini.

Panettone lamponi e mandarini - Pasticceria Mennella

Panettone lamponi e mandarini – Pasticceria Mennella

Mauro Morandin di Saint-Vincent (AO), vincitore del primo premio Gambero Rosso col panettone tradizionale milanese ha proposto il suo Matterhon, dedicato al Monte Cervino, con farina di segale, noci, miele millefiori e mela candita.

Cioccolato e pera candita, il classico e panettone al cioccolato le varianti di Moreno Panzini della Pasticceria Panzini di Subiaco (RM).

Accanto a panettoni tiramisù ricoperto di cioccolato gianduia, Strega e cioccolato, con amarene e classico, la Pasticceria Re di Dolci di Pietro Sparago a Castel Morrone (CE), ha proposto una versione salata: il Grottoncello con caciocavallo grottone, pomodori secchi e olio evo.

Pasticceria Varriale di Salvatore Varriale Napoli (NA),  si è aggiudicato il quinto posto tra i panettoni innovativi per il suo Profumi d’Amalfi con aggiunta di succo di limoni di Amalfi all’impasto, ganasce al limone e riccioli di cioccolato bianco

A cornice della degustazione di panettoni anche quest’anno il Winebar è stato curato dall’AIS Delegazione di NapoliWine&Thecity, con un’ampia selezione di vini dolci, passiti e spumanti del Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e le grappe di Distilleria Marzadro.

Winebar

Winebar

Foto Vincenzo Pellino

Agorini e la Pizza Cloud®

AGORINI e la Pizza Cloud

A Cardito il 21 novembre è stato presentato alla stampa il nuovo concept di Agorini, interamente dedicato alla pizza. Nato dalla collaborazione del titolare, l’imprenditore Emilio Agorini e del pizzaiolo Salvatore Impero.

Salvatore, diplomato all’Istituto Alberghiero, dopo aver iniziato da giovanissimo nel laboratorio di pasticceria di famiglia, si appassiona agli impasti salati. I suoi studi e la sua sperimentazione lo portano a preparare blend personali, preferendo farine semi-integrali e a brevettare il marchio Pizza Cloud®, una fusione tra pizza napoletana e gourmet. L’impasto, realizzato con una miscela di farine macinate a pietra in prevalenza semi-integrali, viene fatto lievi-maturare dalle 48 alle 96 ore. La pizza, cotta a 400/450 gradi per 2 minuti, risulta croccante fuori e morbida dentro.

Salvatore Impero Pizza cloud

Il menu degustazione della serata

Antipasto:
Frittatina Pistacchi e mortadella
Crocchè di patate viola con speck e provola
Zeppoline allo zenzero
Verdurine in pastella

Antipasto le fritture

Pizze
NAPOLETANA DOP
Pomodoro San Marzano DOP, pomodorini del piennolo DOP, olive taggiasche, alici di Menaica (Presidio Slow Food), origano di montagna, aglio fresco, olio evo bio e basilico fresco.

SAN MARZANO DOP
Pomodoro San Marzano DOP, fior d’ Agerola, olio evo bio e basilico fresco.

Pizza san marzano dop

ORO VERDE
Fior d’ Agerola, pesto di pistacchio di Bronte, buccia di limone di Sorrento grattugiata, pistacchi di Bronte (Presidio Slow Food), Parmigiano Reggiano  24/36 mesi DOP, Olio Evo bio e basilico fresco.

MAIALINO NERO
Provola affumicata d’ Agerola, friarielli saltati in padella con peperoncino in olio evo, salsiccia di Maialino Nero Casertano, Parmigiano Reggiano 24/36 mesi e basilico fresco.

CYNARA
Mozzarella di Bufala campana DOP, prosciutto cotto affumicato Karl Bernardi, carciofi freschi alla griglia, buccia di arance tarocco Gallo Igp grattugiate, Parmigiano Reggiano 24/36 mesi DOP, olio evo bio e basilico fresco.

CASCATA JAMON
Mozzarella di Bufala campana doc, datterini gialli invecchiati IGP, Patata Viola, formaggio Cashel Blue, prosciutto crudo Jamon Serrano Monte Nevado, olio bio e basilico fresco.

Pizza cascata jamon

Il dolce
Babà

In abbinamento i vini dell’Azienda I Tre Mori

Per allietare i presenti a fine serata Salvatore Impero si è esibito imitando Adriano Celentano (una passione per il cantante che ha da quando era bambino, trasmessagli dal padre). Una performance degna di nota, davvero un bravo artista.

Salvatore Impero imita Celentano

Foto Vincenzo Pellino

Agorini
Pizzeria gourmet
Corso Italia 66
Cardito (Na)
Tel. 0818308862

Gloria mundi, una birra giovane ma con radici antiche

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Gloria Mundi è una birra artigianale prodotta dal 2014, ma che nasce da una ricetta antica, che il Visconte Edoardo di Montebello apprese dai frati benedettini della Bassa Lorena.

Il Visconte morì prima di realizzare il suo sogno di produrre in Italia e far conoscere la sua birra. Grazie però ai suoi scritti conservati nella biblioteca di famiglia, due discendenti con la collaborazione di un mastro birraio belga hanno data vita a quel sogno.

Le birre Gloria Mundi hanno una forte e chiara impronta belga, ma al contempo radici marchigiane. Sono infatti prodotte con acqua delle fonti del Monte Nerone, situate sull’Appennino umbro-marchigiano e malto ottenuto dall’orzo coltivato sulle colline marchigiane.

Sono caratterizzate da alta fermentazione (Ale), rifermentazione naturale in bottiglia ed una lunga maturazione (60 giorni). L’alta fermentazione, con l’aggiunta di lieviti (Saccharomyces cerevisiae) che lavorano a temperature elevate, comprese tra 15 e 25°C, conferisce una gradazione alcolica più elevata ed un sapore più fruttato ed aromatico rispetto alle Lager. La lunga maturazione consente di sviluppare una gasatura naturale ed una profumazione intensa.

La Rossa, vincitrice della medaglia d’oro nella sua categoria al World Beer Awards 2017 di Londra, è una dubbel, dal gusto dolce, con profumi ed aromi di frutta e caramello, da abbinare a ragù, carni rosse, formaggi erborinati o a fine pasto per accompagnare il dessert. Grado alcolico vol. 8%.Gloria Mundi Rossa

La Bionda,  vincitrice della medaglia d’argento nella sua categoria al World Beer Awards 2017 di Londra, è una tripel, profumi ed aromi di frutta gialla e spezie, dal gusto equilibrato, da abbinare a carni bianche, formaggi stagionati, pesce, crostacei e fritture. Grado alcolico vol. 8,5%.Gloria Mundi Bionda

Gloria Mundi è presente in questi giorni a Milano Golosa (dal 14 al 16 ottobre), e in vista del periodo natalizio, sta presentando in anteprima il panettone artigianale con uva passa e albicocche ubriache alla birra Rossa, in collaborazione con il pasticciere Francesco Guida di Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense (Na).

Gloria Mundi

Via guazzi, 24/A
Serrungarina (PU)
www.gloriamundi.it
cell. 3319584444
email: info@gloriamundi.it

Al Pub The Black Hole di Volla il Campionato Mondiale del Panino

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Al via da martedì 11 ottobre a Volla, presso il Pub The Black Hole, il Campionato Mondiale del Panino.
Una sfida ad eliminatorie con carni provenienti da tutto il mondo e che consacrerà il panino più buono dei locali The Black Hole.
Le serate organizzate hanno l’intento di promuovere il nuovo menù ed i nuovi panini che lo comporranno.
Ad ogni serata, e per i due mesi successivi, i clienti che richiederanno la combinazione di panini proposti, avranno la possibilità di votare il loro preferito.
Il primo appuntamento “Un Panino per il Cuore“ ha visto “in campo” dei protagonisti tutti campani:

Nero … per caso, con hamburger di suino di razza casertana, provolone del monaco DOP, scarola riccia condita con una glassa di aceto balsamico, pesto di melanzane e pepe arlecchino

Il bove ubriaco, con hamburger di podolica irpina, stracciatella di bufala, caponatina croccante di verdure e germogli di trifoglio

Fior di Bufalo, con hamburger di bufalo, ricotta di bufala DOP mantecata con lime e menta, granella di pistacchio, pomodorini confit, germogli di ravanello e mostarda.

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Durante la serata il tema centrale è stato rappresentato dalla bontà e salubrità delle carni scelte e degli ingredienti utilizzati.

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La biologa nutrizionista Dott.ssa Francesca Marino afferma: “La carne è fonte principale di proteine ad alto valore biologico, vitamine e minerali.
A livello nutrizionale è bene prediligere, alla carne proveniente dagli allevamenti intensivi, quella non trasformata industrialmente, perché ha un profilo nutrizionale sicuramente più sano e sicuro soprattutto per quanto riguarda i grassi.
Le scelte dichiarate da Black Hole vanno nella giusta direzione perché selezionano carni di razze tracciabili, quali maialino di razza casertana, podolica e carne di bufalo, sane e buone”.

Per il Prof. Giuseppe Campanile del dipartimento di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli
“La tipologia di queste razze e di allevamento di questi animali fanno sì che le caratteristiche funzionali di queste carni siano importanti per la prevenzione di patologie cardio-vascolari.
L’allevamento allo stato brado rende, inoltre, queste carni sostenibili anche dal punto di vista ambientale favorendo l’accumulo e la produzione di molecole che hanno un effetto fondamentale nel prevenire patologie e favorire un normale accrescimento degli individui.”

Per il Dott. Tommaso Esposito, inoltre, “il panino nasce come piatto unico, come “marenna” per i lavoratori.
Oggi il panino deve recuperare queste caratteristiche di sana alimentazione grazie anche a quei requisiti nutrizionali fornitoci da carni della nostra cultura e della nostra regione.”

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Alfonso Agovino, patron della catena di Pub “The Black Hole” racconta come è nato il suo progetto:
“È un percorso iniziato sei anni fa, con la prima apertura del Pub di Portici.
Provenendo da una famiglia di ristoratori e distributori (Dock Service) abbiamo incominciato lanciando i “Taddeus”, con l’intento di riportare la cultura del Pub unita alla buona cucina e il buon bere.
Oggi vogliamo coniugare questi concetti con la managerialità e la cura del personale attraverso la formazione iniziale e continua.”

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Altro protagonista della famiglia “The Black Hole” è lo Chef Mirco Scognamiglio, ideatore dei panini protagonisti per questa prima sfida, che aggiunge “portiamo all’interno del Pub la buona cucina attraverso l’utilizzo di materie prime selezionate e tecniche di cucina contemporanea (cottura a bassa temperatura, marinature, affumicature) con un occhio sempre attento al territorio, ma anche al meglio che ci viene proposto da tutto il mondo”.

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A Gragnano dall’unione di 5 pastifici nasce “La Selezione”

Il 6 giugno è stato presentato alla stampa il progetto “La Selezione”.

Al mattino i presenti hanno partecipato ad un interessante tour della Valle dei Mulini e della chiesa trecentesca del borgo di Castello a Gragnano (Na), organizzato dalla giornalista enogastronomica Laura Gambacorta e piacevolmente guidato dal prof. Del Gaudio.

A seguire, il pranzo si è tenuto presso l’agriturismo Casa Scola, dove è stato esposto il progetto. Nello specifico i 5 pastifici protagonisti: Faella, Gentile, Gerardo Di Nola, Carmiano e il Vecchio Pastaio, hanno costituito Club Gourmet srl, la prime rete di impresa che riunisce 5 eccellenze pastaie artigianali.

La Selezione“ è il nome scelto per identificare il nuovo brand, che racchiude contemporaneamente storia, tradizione e qualità.

L’obiettivo è quello di valorizzare la tradizione e la qualità delle proprie produzioni, fortificare i singoli marchi, attraverso i vantaggi generati dall’unione di più realtà produttive, per vincere le sempre più complesse sfide competitive del mondo della pasta.

Ogni pastificio metterà a disposizione il suo miglior formato di pasta, con l’utilizzo di eccellenti semole di grano duro ed il rigido rispetto delle regole di produzione della pasta artigianale al fine di proporre sul mercato un’offerta di prodotti ampia, esclusiva e prestigiosa così da raggiungere i consumatori di tutto il mondo, irraggiungibili dal singolo pastificio.

Il menu in degustazione curato da 5 chef:

Pacchero alla parmigiana, ripieno di provola e zucchine con pois di peperoni (Pastificio Il Vecchio Pastaio) dello chef Luigi Sorrentino di Torre Ferano di Vico Equense

Mafalde con alici fresche, capperi, olive e datterini gialli (Pastificio Gentile) dello chef Ciro Coticelli dell’Antico Borgo di Gragnano

Candele tagliate, polipetto alla luciana, minestrina di zucchine e fiori (Pastificio Carmiano) dello chef Vincenzo Vaccaro di Cucina 82 di Gragnano

Mezzi rigatoni con zuppa di totano e fagioli cannellini (Pastificio Gerardo di Nola) dello chef Giulio Coppola de La Galleria di Gragnano

Penne rigate con genovese di coniglio, paglia di verdurine e salsa al parmigiano (Pastificio Gerardo di Nola) dello chef Vincenzo Piacente del Parco dei Principi di Sorrento

Linguine al pesto genovese (Pastificio Faella) dello chef Vincenzo Piacente del Parco dei Principi di Sorrento

A conclusione della piacevole giornata il taglio della torta

di Angelica Argentiere

Fiera della canapa, la prima edizione a Frattamaggiore

La canapa è una pianta da fibra coltivata dall’uomo sin dall’antichità. L’Italia agli inizi del XX secolo era il secondo produttore al mondo. La canapicoltura rappresentava una delle coltivazioni più importanti soprattutto per regioni come Campania, Emilia e Piemonte. Tuttavia la comparsa di fibre sintetiche e di nuove fibre naturali (juta e cotone), la confusione generata da successivi interventi normativi antidroga  avviarono il declino di tale coltivazione.

Cannabis sativa

Cannabis sativa

Ma da alcuni anni in Italia finalmente la coltivazione e l’impiego di canapa sta rifiorendo. La pianta ha una straordinaria versatilità, infatti è possibile l’impiego dei semi, del fusto, delle foglie e persino degli scarti di lavorazione.

A Frattamaggiore dal 27 al 29 maggio si sta svolgendo Canapa è, la prima fiera sull’utilizzo della canapa, organizzata dall’Associazione Fracta Sativa Unicanapa con la collaborazione dell’Istituto di Studi Atellani.

La scelta di Frattamaggiore come location non è casuale, infatti la canapa è stata la principale risorsa economica del territorio per secoli.

La fiera espone il Museo itinerante della canapa e diverse mostre fotografiche sulla coltivazione e lavorazione della cannabis.

Museo Itinerante della canapa

Museo Itinerante della canapa

Museo Itinerante della canapa

Museo Itinerante della canapa

Museo Itinerante della canapa

Museo Itinerante della canapa

Mostra fotografica

Mostra fotografica

Mostra

Mostra

Dal filo al tessuto

Dal filo al tessuto

Durante la giornata inaugurale hanno sfilato per lo spazio fieristico modelle in abiti di canapa realizzati dagli studenti dell’I.P.I.A. “M. Niglio”di Frattamaggiore.

Interessanti i convegni:

  • 27 maggio “La Cannabis: Risorsa industriale del Mezzogiorno”
  • 28 maggio “La Cannabis: Rimedio ad uso terapeutico”
  • 29 maggio “La Cannabis per un’alimentazione sana consapevole”
Il convegno - "La Cannabis: Risorsa industriale del Mezzogiorno"

Il convegno – “La Cannabis: Risorsa industriale del Mezzogiorno”

Il convegno - "La Cannabis: Risorsa industriale del Mezzogiorno"

Il convegno – “La Cannabis: Risorsa industriale del Mezzogiorno”

Durante la fiera è stata presentata la riedizione in carta di canapa del libro “Canapicoltura: passato, presente e futuro” di Sosio Capasso, fondatore dell’Istituto di Studi Atellani.

Sono presenti stand di diverse aziende che utilizzano la canapa per realizzare i loro prodotti, spaziando dalla bioedilizia, alla bioplastica, alla cosmetica, alla nutraceutica, oltre l’impiego tessile.

Bioversi

Bioversi

Kanèsis

Kanèsis – la canapa diventa bioplastica

Kanèsis - la canapa diventa bioplastica

Kanèsis – la canapa diventa bioplastica

F.lli Liotti

F.lli Liotti

Raggio Verde - La canapa diventa carta

Raggio Verde – La canapa diventa carta

Canapa Info Point

Canapa Info Point

Made in Castelvolturno

Made in Castelvolturno

Dolcevita Cioccolato

Dolcevita Cioccolato 

Pikkanapa

Pikkanapa 

Canapa Lucana

Canapa Lucana

Il Fornaio

Il Fornaio

Lentamente

Lentamente

KANALIFE

KANALIFE

Canapa Campana

Canapa Campana

Bar Ratto

Pasticceria – Bar Ratto

Canapa House

Canapa House

Lab L'intreccio

Lab L’intreccio

Italcanapa

Italcanapa

Verdesativa - la canapa diventa cosmetica

Verdesativa – la canapa diventa cosmetica

E dopo le 19, con la chiusura degli stand espositivi, tre serate musicali con diversi artisti e degustazione di piatti a base di canapa.

La pizza alla canapa di Antica Pizzeria Frattese

La pizza alla canapa di Antica Pizzeria Frattese

Gelato alla canapa della maestra gelatiera Pina Molitierno di Vanilla Ice Lab in collaborazione con I Giovinotti la Ristomacelleria

Gelato alla canapa della maestra gelatiera Pina Molitierno di Vanilla Ice Lab in collaborazione con I Giovinotti la Ristomacelleria

Gelato alla canapa della maestra gelatiera Pina Molitierno di Vanilla Ice Lab in collaborazione con I Giovinotti la Ristomacelleria

Gelato alla canapa della maestra gelatiera Pina Molitierno di Vanilla Ice Lab in collaborazione con I Giovinotti la Ristomacelleria

Visti i positivi riscontri ottenuti finora, auspichiamo una futura edizione che veda tra gli espositori tante imprese nate dall’input di questa prima fiera.

di Angelica Argentiere
foto di Vincenzo Pellino

Canapa è
http://www.canapae.it

A Morsi & Rimorsi Cucina d’Autore con Giovanni Auriemma

Al ristorante Morsi & Rimorsi di Caserta giovedì 19 maggio, quarto appuntamento del ciclo di eventi “Cucina D’Autore”. Con protagonista lo chef Giovanni Auriemma, proprietario dell’azienda Agrituristica “Il Tasso del Taburno” di Cautano (BN) e referente produttore di Slow Food Taburno.

Il menu della serata è stato caratterizzato da piatti che attraverso la genuinità dei prodotti del Taburno hanno raccontato la storia del territorio, il tutto attentamente curato.

Vini della Cantina Aia dei Colombi

L’aperitivo

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Lingua di vitello con salsa al prezzemolo, aglio e mollica di pane.
Trippa al cucchiaio affogata al sugo e pecorino “marevizza“.
Crocchè di patate interrate del Taburno cacio e pepe.
In abbinamento
Falanghina del Sannio Guardia Sanframondi ”Vigna Suprema“

Antipasto

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L’uovo di chicchinella al tegamino con tartufo del Taburno e cardilli spadellati all’olio e foglia d’aglio.

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La fellata della bontà (ventresca trafilata, soppressata, salsicce pezzenti al finocchietto selvatico piccante a punta di coltello, culatello giovane, capocollo speziato, guanciale con crostini di pane abbrustolito)

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pane

Fave sbaccellate e pecorino primo sale, accompagnati da pane di Campagna e taralli friabili ai sapori di grano arso.

 Primo

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Lagane e ceci.
In abbinamento
Aglianico Sannio DOC Guardia Sanframondi

Secondo

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La podolica brada del Taburno frollata 65 gg. servita … cotta al punto giusto, battuta rustica, polpetta al sugo, funghetti di primavera e broccoli conditi con olio asprino del custode del Taburno
In abbinamento
Aglianico DOC Riserva “Colle dell’Aia”

Dolce

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La ricotta di pecora zuccherata con ciliegie sciroppate e sbriciolata al cioccolato e nocciola.
In abbinamento
Jocalis Falanghina Passito IGT Beneventano

Le carezze di fine pasto

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A cura della scuola Dolce & Salato.

di Angelica Argentiere
foto di Vincenzo Pellino

Morsi & Rimorsi
Ristorante
Via G. M. Bosco, 132/136
Caserta
Tel. 0823 320118 – 335 1649020
http://www.morsierimorsi.it
Email: info@morsierimorsi.it

 

Giovedì 5 maggio inaugurazione Giappo a Castellammare di Stabia

Giovedì 5 maggio alle ore 20, in Via IV Novembre 33-35 a Castellammare di Stabia, serata riservata a vip, giornalisti e media per brindare all’apertura dell’ultimo ristorante della catena di franchising Giappo. Il format, specializzato in cucina orientale, nasce da un’intuizione di Enrico Schettino giovane  imprenditore napoletano che, abbandonata la professione di avvocato, ha fatto della passione per il Sol Levante, un attività di successo.

Un locale, quello di Castellammare, composto da una compagine decisamente under thirty. Tre i soci:  Martina Maiello e Raffaele Tommasino  affiancati dalla blogger bolognese Giulia Gaudino, volto noto nel mondo del fashion; la  web influencer infatti spazia dalla moda al food, in veste di modella, testimonial e co-designer di un  famoso brand di bikini oltre che  madrina della social room di un’edizione del Grande Fratello ed esperta del web con oltre 350 mila followers su Instagram.

Un locale che sfora dal classico format Giappo per arricchirsi di tanti dettagli di tendenza firmati proprio da Giulia Gaudino. I classici sushi, ramen e uramaki saranno serviti su tavoli dallo stile essenziale e raffinato. Dal soffitto una cascata di fiori, eseguiti con la tecnica giapponese degli origami, caratterizza la sala principale,  mentre nella saletta privata, si cenerà sul classico tatami in legno. Ad arricchire gli ambienti, il sushi bar per un pasto veloce, la cucina a vista ed un angolo zen, che condurranno l’ospite in una catarsi totale nella cultura del Sol Levante.