Pastificio Gentile

“Grano Italiano” il nuovo progetto del Pastificio Gentile

Pastificio Gentile Grano Italiano

Il Pastificio Gentile è un’azienda di famiglia, una realtà italiana che è riuscita a conquistare il cuore di tantissimi chef e consumatori in tutto il mondo. É cresciuta pian piano nel corso degli anni, interpretando le richieste e le esigenze degli amanti dei prodotti d’eccellenza.

La Famiglia Zampino, che quotidianamente lavora per offrire il meglio della sua terra, ha sostenuto apertamente da subito i principi che hanno reso il marchio tanto apprezzato: realizzare un prodotto di altissima qualità, ponendo un’attenzione particolare alla materia prima e ai processi di trasformazione, che richiamano la storia e la tradizione di un settore affascinante come quello della pasta.

Nasce così “Grano Italiano”, un progetto voluto fortemente dal Pastificio Gentile e da Selezione Casillo, partner con cui l’azienda gragnanese ha già un consolidato rapporto nella fornitura della semola italiana d’eccellenza.

Per la nostra famiglia è stato un onore poter racchiudere in questi formati di pasta della linea Grano Italiano l’amore profondo che proviamo per la nostra terra. É un’idea realizzata solo grazie alla fiducia e alla stima che ci lega alla famiglia Casillo, importantissima e storica realtà imprenditoriale pugliese, che da decenni si occupa della trasformazione e commercializzazione del grano”.

Alberto e Pasquale Zampino, titolari del Pastificio Gentile insieme ai loro genitori, hanno firmato un protocollo d’intesa con l’azienda pugliese e gli agricoltori campani. La Pasta Gentile della linea “Grano Italiano”, infatti, sarà prodotta utilizzando esclusivamente semola ottenuta da grano del territorio campano, trasformato dall’azienda Selezione Casillo in un mulino partenopeo e certificata affinché rispetti gli standard di altissima qualità che da sempre caratterizzano quella selezionata per i formati tradizionali e integrali.

L’accordo siglato è solo l’inizio di un percorso che vuole raggiungere un ambizioso traguardo: offrire un prodotto interamente ed esclusivamente campano. Il grano sarà quello cresciuto nei campi della regione, la semola molita in loco e trasportata nella Valle dei Mulini a Gragnano, dove sorge Il 1650; qui sarà poi trasformata nel prodotto che tutti conoscono con un valore in più.

Sarà una Pasta Gentile che racchiude la bellezza della terra in cui nasce, l’essenza dell’anima di chi ha lavorato per produrla e il cuore pulsante di una famiglia che vuole valorizzare il territorio in cui vive.

I primi formati di pasta “Grano Italiano” sono quelli più rappresentativi dell’azienda, nei prossimi mesi l’offerta è destinata a crescere.

È già disponibile anche un altro prodotto che per la prima volta il Pastificio Gentile ha deciso di commercializzare. È l’ingrediente da cui tutto ha origine: la Semola Rimacinata, ottenuta da grano biologico italiano.

È questo il secondo progetto che vede al fianco del pastificio Selezione Casillo.

“Abbiamo trovato in Beniamino Casillo e nella sua azienda lo stesso entusiasmo che da sempre accompagna il nostro lavoro, la nuova linea di pasta e la semola sono il frutto di un sano confronto, di un costruttivo scambio di idee e di una progettualità condivisa che ci ha portato fin qui”, sottolinea Alberto Zampino “La nostra forza trova un forte sostegno in questa collaborazione, in una vera e propria unione di intenti che siamo certi condurrà entrambe le aziende ad intraprendere altri bellissimi progetti, a sostegno del Made in Italy e della bellezza della nostra terra.”

L’elenco dei prodotti che possono godere della certezza dell’assoluta qualità garantita dal Pastificio Gentile non si limita alla pasta e alla semola, ma comprende numerose conserve, che proprio in queste settimane sono oggetto di importanti novità.

L’azienda San Nicola dei Miri nasce per volere di Maria, moglie di Natale Zampino, mastro pastaio del Pastificio Gentile. Raggiunto il traguardo della pensione, dopo anni e anni d’insegnamento, ha deciso fosse  giunto il momento di abbracciare attivamente il progetto della valorizzazione dei prodotti del territorio, con lo stesso entusiasmo che gli uomini della sua famiglia concentravano nella produzione della pasta.

La scelta di dedicarsi alle conserve è stata semplice e immediata, Maria voleva riportare in ogni barattolo tutto il sapore della sua infanzia, vissuta nel piccolo borgo gragnanese di San Nicola dei Miri, da cui la naturale scelta del nome.

Tutte le materie prime sono selezionate con rigore, lavorate secondo gli insegnamenti di sua mamma Lucia, donna che fino a qualche anno fa collaborava attivamente nella produzione, affiancando le ragazze in laboratorio. Una tradizione consolidata e trasmessa da madre in figlia, che oggi rivive in prodotti unici, apprezzati da consumatori attenti e amanti della gastronomia d’eccellenza.

Per esaltare i profumi e i sapori della Campania, regione da cui provengono tutte le materie prime utilizzate, non sono aggiunti conservanti artificiali, ogni barattolo è riempito manualmente e controllato, etichettato e sigillato con cura.

Le linee disponibili sono divise in Pomodori, Sottoli, Confetture e Frutta Sciroppata.

Periodicamente varia la produzione che segue la stagionalità di frutta e ortaggi, lavorati rigorosamente freschissimi. Tra i prodotti maggiormente rappresentativi del lavoro e della storia che c’è all’interno di ogni barattolo ci sono i carciofi violetti di Castellammare, le albicocche del Vesuvio, il pomodoro del piennolo, il pomodoro San Marzano e le percoche.

A Torre del Greco apre CASA KBIRR

Le birre artigianali KBIRR

Lungo il Miglio d’oro, a Torre del Greco, a pochi passi dalla storica Villa Campolieto, apre Casa Kbirr la casa della birra artigianale fatta a Napoli e dedicata a Napoli. Ristorante e luogo di incontro per gli amanti della birra, Casa KBirr è un progetto ideato e realizzato da Fabio Ditto, ideatore e responsabile commerciale di KBirr, la prima birra artigianale 100% napoletana che nel nome e nell’immagine celebra arte, cultura e tradizione partenopea. Aperta solo a cena, Casa Kbirr è un locale informale ma curato in ogni minimo dettaglio e volto a ricreare un’atmosfera casalinga; si cena a tavola o al banco con una mise en place originale in tegamini con mini porzioni per degustare i piatti tipici della tradizione o un bun d’autore.

Dal ragù alla polpetta fritta, dalla candela spezzata al sugo di genovese fino al soffritto: ogni piatto è una gioia per occhi e palato e la porzione piccola – nel caso degli spaghetti ‘a furchettata – invita l’ospite a provare più portate, tutte a prezzi accessibili. Lo chef è Sabrina Russo, partenopea fino al midollo, creativa e attenta selezionatrice di materie prime: il pane è dell’antico forno Malafronte di Gragnano, la pasta trafilata al bronzo è del Pastificio Gentile sempre di Gragnano, l’olio è quello Evo Schinosa delle Aziende Agricole Di Martino, la carne è quella di Griff Burger e di Sabatino Cillo, dai pascoli del beneventano a filiera corta e controllatissima. Non poteva mancare il marchio Leopoldo che conferma così il binomio birra&taralli. Il dessert è invece firmato dai cioccolatini Nero Vesuvio accompagnati dai liquori della distilleria Il Nastro d’oro di Massa Lubrense. Tutto 100% campano: dal piatto alle opere d’arte che abitano lo spazio.

Casa KBirr celebra infatti l’arte e gli artisti napoletani e l’iconografia partenopea sia classica che contemporanea: in esposizione permanente le opere appositamente realizzate per Fabio Ditto e Kbirr dall’artista Roxy in the box nota per i suoi interventi di street art irriverenti e pop, legati sempre a celebri immagini e personaggi tra storia e fantasy e riprodotti nel suo personalissimo linguaggio. Tra un tavolo e l’altro anche i quadri dell’amico Nicola Masuottolo con i suoi “Futtetenne”, moderne rappresentazioni di San Gennaro dove la pittura a olio si fonde con spray, stencil e collage di ritagli di giornale che riportano pezzi del nostro quotidiano. Le lampade esposte sono realizzate con materiali poveri dalla cooperativa Iron Angels costituita dai ragazzi del Rione Sanità formatisi sotto la guida artistica del maestro Riccardo Dalisi. E ancora le sculture in legno ispirate alle etichette di Kbirr realizzate dall’artista napoletano Eddy Ferro per Kbirr; Luigi Masecchia firma le opere tridimensionali seguendo il concetto di up-cycling ovvero sul riuso dei tappi di metallo, suo codice espressivo: i tappi sono lavorati da giovani diversamente abili e che vivono in situazioni di disagio con la supervisione di associazioni e dello stesso Masecchia.

Nella carta beverage primeggiano naturalmente le quattro etichette artigianali Kbirr, una gamma di birre dal cuore napoletano: la Lager Natavot e la Scotch Ale Jattura, la Paliat Imperial. Non mancheranno però vini, bollicine e “incursioni” di altri birrifici che ciclicamente daranno vita a serate di degustazione con il coinvolgimento di produttori, mastro birrai ed esperti del settore.

Una nota particolare meritano le frittatine a cui è dedicata una sezione a parte nel menu: da quella classica con bucatini e besciamella a quella al sugo di genovese o realizzata con la pasta e patate.

Casa KBIRR
Corso Vittorio Emanuele 53
Torre del Greco

CASA KBIRR

Il 12 luglio a Villa di Livia di Pozzuoli i quattro fratelli Coccia si riuniscono per “The Blues Brothers Pizza”, serata benefica in favore del Santobono

Tutto ha inizio alla pizzeria Fortuna, il locale della famiglia Coccia situato a Napoli nella zona di piazza Garibaldi, dove sotto gli occhi attenti di papà Antonio i quattro fratelli, Enzo, Carmine, Ciro e Salvatore, crescono tra banco e forno. Il percorso è uguale per tutti: si inizia col “dare la voce” (richiamare l’attenzione dei passanti con frasi a effetto) al banco esterno contenente le pizze da vendere a portafoglio per poi passare alle altre mansioni prima di poter arrivare all’ambito banco delle pizze. Poi ognuno dei quattro intraprende un proprio percorso professionale e ora che i fratelli sono distanti geograficamente (Carmine è in Spagna e Salvatore è in Francia) ritorna forte la voglia di lavorare di nuovo insieme per una sera. Nasce così l’idea di “The Blues Brothers Pizza – Siamo in missione…per conto della pizza napoletana”, una serata con finalità benefiche che riunisce i quattro fratelli Coccia affiancati da altri rinomati artigiani del gusto.

La splendida Villa di Livia di Pozzuoli, suggestivo esempio di dimora romana, il cui nome si deve alla statua di Livia in essa rinvenuta e identificata come la dea Fortuna, si è presentata subito come la struttura ideale per ospitare questo eccezionale evento.

Scoperta nel XIX secolo, è stata recentemente riportata alla luce da un sapiente e rispettoso restauro da parte della famiglia Carannante. Gli interni dell’antica dimora romana sono impreziositi da resti di splendidi affreschi e da mosaici pavimentali protetti da superfici trasparenti mentre le terrazze digradanti conducono a un anfiteatro naturale da cui lo sguardo si perde sull’incantevole golfo flegreo.

L’appuntamento di martedì 12 luglio (inizio ore 20,00) vedrà come protagonisti Enzo Coccia de La Notizia di Napoli, Carmine Coccia della pizzeria Capri di Castellon de la Plana, Ciro Coccia de La Dea bendata di Pozzuoli (Na), Salvatore Coccia de Il Motorino di Parigi, Giuseppe Bruno del ristorante Bobò di Pozzuoli (Na), Luca Esposito della Locanda del Testardo di Bacoli (Na), Ciro Arenella di Campania Mia di Napoli, Vincenzo Mennella della Pasticceria Mennella e il fratello Roberto della Gelateria Mennella di Torre del Greco (Na).

Si ringrazia il maestro artigiano Stefano Ferrara per aver messo a disposizione il forno per le pizze e la friggitrice.

Per la preparazione delle pizze al forno e dei fritti verranno impiegati i prodotti messi gentilmente a disposizione dal Caseificio Il Casolare di Alvignano (Ce), dal Pastificio Gentile e dall’azienda San Nicola dei Miri di Gragnano.

Ad accompagnare le tante prepararazioni ci saranno l’acqua Ferrarelle, le birre Menabrea, i vini Quartum delle Cantine Di Criscio e i liquori dell’Antica Distilleria Petrone.

Accoglienza degli ospiti e servizio beverage affidati ai ragazzi della Bottega dei Semplici pensieri di Quarto (Na). Musica dal vivo a cura di Gio Vescovi Blues Project a cui nel corso della serata si aggiungerà come session man anche Ciro Arenella.

Il ricavato della serata sarà parzialmente devoluto all’Associazione Sostenitori Ospedale Santobono Onlus per finanziare la ristrutturazione del reparto di rianimazione.

Menu

Margherita Dop con pomodoro S. Marzano San Nicola dei Miri e mozzarella di bufala campana (fratelli Coccia)
Pizza con mozzarella di bufala affumicata, rucola selvatica, limoni di Procida e colatura di alici (fratelli Coccia)
Montanara con pomodoro del piennolo San Nicola dei Miri (fratelli Coccia)
Frittatina di zucchine (fratelli Coccia)
Polpettine di limoni e finocchio (fratelli Coccia)
Alici fritte del golfo di Pozzuoli (Ristorante Bobò)
Pan brioche al pomodoro, caponata di verdure estive e cozze (La Locanda del Testardo)
Pasta e patate (Campania Mia)
Dolci e gelati (Mennella)

In abbinamento:

Acqua Ferrarelle
Birra del 150° anniversario Menabrea
Asprinio Spumante brut VSQ Quartum
Falanghina Campi Flegrei Doc 2015 Quartum
Liquori Antica Distilleria Petrone

Ticket: 20 euro

Ingresso solo su prenotazione. Si consiglia di acquistare i biglietti in prevendita per evitare possibili attese all’ingresso la sera dell’evento

Villa di Livia
Via Campi Flegrei, 19A
Pozzuoli (Na)

Info e prenotazioni:
Ciro Coccia c/o La Dea Bendata
Mob 346 3003491

A Gragnano dall’unione di 5 pastifici nasce “La Selezione”

Il 6 giugno è stato presentato alla stampa il progetto “La Selezione”.

Al mattino i presenti hanno partecipato ad un interessante tour della Valle dei Mulini e della chiesa trecentesca del borgo di Castello a Gragnano (Na), organizzato dalla giornalista enogastronomica Laura Gambacorta e piacevolmente guidato dal prof. Del Gaudio.

A seguire, il pranzo si è tenuto presso l’agriturismo Casa Scola, dove è stato esposto il progetto. Nello specifico i 5 pastifici protagonisti: Faella, Gentile, Gerardo Di Nola, Carmiano e il Vecchio Pastaio, hanno costituito Club Gourmet srl, la prime rete di impresa che riunisce 5 eccellenze pastaie artigianali.

La Selezione“ è il nome scelto per identificare il nuovo brand, che racchiude contemporaneamente storia, tradizione e qualità.

L’obiettivo è quello di valorizzare la tradizione e la qualità delle proprie produzioni, fortificare i singoli marchi, attraverso i vantaggi generati dall’unione di più realtà produttive, per vincere le sempre più complesse sfide competitive del mondo della pasta.

Ogni pastificio metterà a disposizione il suo miglior formato di pasta, con l’utilizzo di eccellenti semole di grano duro ed il rigido rispetto delle regole di produzione della pasta artigianale al fine di proporre sul mercato un’offerta di prodotti ampia, esclusiva e prestigiosa così da raggiungere i consumatori di tutto il mondo, irraggiungibili dal singolo pastificio.

Il menu in degustazione curato da 5 chef:

Pacchero alla parmigiana, ripieno di provola e zucchine con pois di peperoni (Pastificio Il Vecchio Pastaio) dello chef Luigi Sorrentino di Torre Ferano di Vico Equense

Mafalde con alici fresche, capperi, olive e datterini gialli (Pastificio Gentile) dello chef Ciro Coticelli dell’Antico Borgo di Gragnano

Candele tagliate, polipetto alla luciana, minestrina di zucchine e fiori (Pastificio Carmiano) dello chef Vincenzo Vaccaro di Cucina 82 di Gragnano

Mezzi rigatoni con zuppa di totano e fagioli cannellini (Pastificio Gerardo di Nola) dello chef Giulio Coppola de La Galleria di Gragnano

Penne rigate con genovese di coniglio, paglia di verdurine e salsa al parmigiano (Pastificio Gerardo di Nola) dello chef Vincenzo Piacente del Parco dei Principi di Sorrento

Linguine al pesto genovese (Pastificio Faella) dello chef Vincenzo Piacente del Parco dei Principi di Sorrento

A conclusione della piacevole giornata il taglio della torta

di Angelica Argentiere