febbraio 2017

Il 27 febbraio alla Masseria Guida di Ercolano “Territori da gustare”, percorsi di degustazione alle falde del Vesuvio

27 febbraio Territori da Gustare

Lunedì 27 febbraio la Masseria Guida di Ercolano, in collaborazione con Fabio Oppo e Laura Gambacorta, organizza la 1^ edizione di “Territori da gustare”, percorsi di degustazione alle falde del Vesuvio. L’evento, che avrà inizio alle ore 16,00 con l’apertura dei banchi di degustazione di 40 aziende, non solo italiane, del settore wine and food, prevederà anche due laboratori di approfondimento. Alle 18,30 il vignaiolo irpino Luigi Tecce guiderà una degustazione delle annate 2010, 2011 e 2012 del suo Poliphemo per trattare il tema “Andamento climatico e unicità delle annate”. Il laboratorio è solo su prenotazione. Il costo è di euro 40,00 (prenotazioni a: lauragambacorta@gmail.com).

Alle ore 21,00, a banchi di degustazione appena chiusi, sarà la volta di Havana compartir, una degustazione di sigari avana in abbinamento con cognac e cioccolato a cura del Cigar Club Napoli “Hoyo de Monterrey”. La degustazione è gratuita ma è solo su prenotazione (prenotazioni a: lauragambacorta@gmail.com).

Programma

Ore 16,00 – 21,00

Apertura banchi di degustazione

Ore 18,30

“Andamento climatico e unicità delle annate”

Luigi Tecce presenta le annate 2010, 2011 e 2012 del Poliphemo

Il laboratorio è solo su prenotazione. Il costo è di euro 40,00.

Per prenotarsi occorre inviare una mail a: lauragambacorta@gmail.com

Ore 21,00

Havana compartir

Degustazione di sigari avana in abbinamento con cognac e cioccolato a cura del Cigar Club Napoli “Hoyo de Monterrey”

La degustazione è gratuita ma è solo su prenotazione.

Per prenotarsi occorre inviare una mail a: lauragambacorta@gmail.com

Elenco completo aziende:

Thun mieli – Trentino
Casa Corneli legumi Bio – Umbria
Inserbo conserve Bio – Campania
Donna Francesca mandorle – Puglia
Di Lucia ittici – Campania
Consorzio Latte Nobile Scaramurè - Campania
TartufLanghe – Piemonte
Forno Guarino – Campania
Di Ciaccio specialità dolciarie – Lazio
Antico Pastificio Morelli – Toscana
Azienda agricola Il Moera - Campania
Masseria Guida – Campania
Cioccolato Zeno – Campania
San Comaio olio – Campania
Gennaro Aprea salumi – Basilicata
Emiliano Garcia jamon – Spagna
Luigi Tecce – Campania
Santiquaranta – Campania
Tenuta Ciampi – Campania
Sullo – Campania
Antichi Coloni – Campania
Tenuta Russo Bruno -  Campania
Petrucciano – Campania
Azienda Bio Palma Raffaele – Campania
Azienda agricola Stefania Barbot – Campania
Casa Setaro - Campania
GustaCampania – Campania
Azienda Agricola Bio Ciu Ciu -  Marche
Azienda Agricola Feudo Luparello – Sicilia
Mastrodomenico - Basilicata
Azienda Agricola Pelissero – PIemonte
Venegazzù Spa – Veneto
Uccellaia - Emilia Romagna
Vetrere – Puglia
Fresh - Campania
Casolaro Hotellerie – Campania
Saint John’s Bier – Campania
Acqua San Pellegrino – Lombardia
Cigar Club Napoli “Hoyo de Monterrey”- Campania

Masseria Guida
Via Cegnacolo, 55
Ercolano (Na)

Per informazioni:

Masseria Guida – Tel. 081 7716863
Fabio Oppo – Mob. 338 5804845

O’ cappiell ‘e Pulecenella. La proposta carnevalesca di “Bell e Kavr”

O' cappiell 'e Pulecenella al forno

Mancano pochi giorni al Carnevale e Bell e Kavr  (la pizzeria e rosticceria che pochi mesi fa ha aperto i battenti a Napoli in zona Pignasecca, precisamente in via Portamedina  7) ha trasformato il disco di pasta in un cono chiamato  “O’ cappiell ‘e Pulecenella”. Prima fritto e poi infornato (per aumentarne la friabilità), può essere farcito in diversi modi: dalla margherita alle varianti bianche, fino al “gusto Alessandro” con provola, mortadella, crema e granella di pistacchio di Bronte.

A Napoli l’offerta gastronomica dei locali – soprattutto quelli ubicati nel centro storico – è quasi sempre inversamente proporzionale alla grandezza degli stessi: posti piccolissimi, equivalenti a poco più di una comune stanza, sono dei veri e propri laboratori del gusto ove menti creative sono continuamente a lavoro e “sfornano “ (nel vero senso del termine) decine di idee che – opportunamente combinate – vengono concretizzate in centinaia di prodotti golosi. “Bell e Kavr” è  uno di questi: questo piccolo universo del gusto salta subito all’occhio per il colore verde acceso del logo dell’insegna, poi ripreso anche nelle finiture dell’ingresso. Subito l’attenzione si sposta sulla vetrina colma di squisitezze: frittatine per tutti i gusti (notevoli quella con i friarielli, quella con la zucca e lo speck e quella farcita col salame Napoli e il crocchè), calzoni (fritti e al forno), arancini, pizze a portafoglio, la classica “Frittata ‘e maccarune”, la pizza fritta… Ma non è finita qui! Ci sono due “opere d’arte” che meritano una menzione a parte:  il “Pignatiello” e “O’ cappiell ‘e Pulecenella”. Alla base di entrambi c’è l’impasto della pizza, che il giovanissimo pizzaiolo Alessandro Borella fa lievitare per oltre 48 ore. Il primo viene plasmato dalle mani di Alessandro a mo’ di “pignatiello”, il secondo invece assume la forma di un cono che viene prima fritto e poi passato al forno (per elevarne il grado di croccantezza).

Dal forno di Bell e Kavr ogni giorno Alessandro sforna  centinaia di pizze: dalle classiche (marina a margherita sono ovviamente le preferite) a quelle speciali (ad esempio quella al gusto “Alessandro”, oppure la pizza con tarallo sbriciolato, pomodorini del piennolo e mozzarella, od ancora la “San Gennaro” con pomodorini gialli, pomodoro, mozzarella e basilico). Tutte farciture sono ideate da Alessandro e da Marilena Alberoni, “supervisor” di produzione, appellata nel quartiere come “Donna Sofia” per la sua beltà e la sua simpatia. Gli ingredienti adoperati sono di primissima qualità ed alcuni sono “fatti in casa”, come il pesto di pistacchio o il sugo alla Genovese.

Bell e Kavr
via Portamedina, 7
Zona Pignasecca
Napoli
FB: Bell e Kavr
Hastag: #bellekavr

“Paneacqua Fest”: la festa del panino ad alta idratazione

Pub The Kilt

Il 3 marzo presso il pub “The Kilt” di Pomigliano d’Arco degustazioni gratuite di pane brutto ma (troppo) buono

Da un’idea del gestore del  pub “The Kilt” di Pomigliano d’ArcoAntonio Ceruti, e del proprietario dei panifici “Professione Panettieri” (con sedi a Brusciano e Pomigliano), Antonio Di Maio, nasce l’evento “Paneacqua Fest”, una serata durante la quale i due imprenditori presenteranno per la prima volta al pubblico i panini fatti con il pane “brutto ma buono”, un prodotto realizzato con l’80% di idratazione, ad altissima digeribilità, e ottenuto con lievito madre (dunque senza lieviti artificiali). Venerdì 3 marzo, a partire dalle ore 20:30, saranno somministrati gratuitamente degli assaggi sia ai clienti che siederanno ai tavoli del pub, sia a coloro che interverranno incuriositi da questa novità. Il tutto innaffiato dalla birra Bob (prodotta dal Birrificio artigianale del Vesuvio).

Il pane in questione, all’apparenza “brutto”, è invece troppo buono: la sua alta idratazione lo rende leggero, meno calorico e più digeribile. Può essere farcito con qualsiasi ingrediente, ma la ”morte sua” è la farcitura con salsicce e friarielli. Un pane che accontenta tutti: coloro che sono più attenti alla linea beneficeranno del suo ridotto apporto calorico, mentre i golosoni potranno compensare le calorie mancanti con l’aggiunta di un altro ingredienti nella farcitura!

The Kilt

Il The Kilt Pub nasce con l’ambiziosa idea di combinare un’accurata gastronomia ad un’autentica selezione di birre all’ interno di un ambiente informale come quello dei pub scozzesi, irlandesi ed inglesi. Il personale, infatti, veste la classica veste scozzese – ovvero il kilt – come impone la tradizione. “La tua casa, lontano da casa“: così recita il motto del locale.
E’ ubicato nel centro di Pomigliano d’Arco, nei locali di un’ex rimessa di motorini. Completamente arredato in  stile scozzese, è da circa tre anni un punto di incontro, svago e divertimento per tantissime persone.
Vasto e molto curato il menù: club sandwich rivisitati in chiave di “marenna” napoletana, le schiacciatine,  il Black Angus irlandese, gli hamburger preparati al momento (il cliente può deciderne il peso, la grammatura e la cottura), le chips guarnite con gli ingredienti più disparati (lime e pepe rosa, lardo di colonnata e scaglie di Parmigiano, etc.), la richiestissima fonduta (servita in un panino, su un letto di bacon, viene tirata su con delle polpettine). Infine, attraverso il servizio “Componi il tuo panino” i clienti possono scegliere tra i vari ingredienti elencati nel menu (tutti del territorio) e creare così il panino dei propri desideri.

The Kilt
Via Giacomo Leopardi, 4,
Pomigliano d’Arco NA

Caserta, 23 febbraio. Al ristorante Morsi e Rimorsi, Occidente e Sol Levante con Alfonso Caputo e Ignacio Ito

Morsi e Rimorsi

I saperi gastronomici d’Occidente e del Sol Levante insieme per una serata unica nel suo genere, giovedì 23 febbraio prossimo al ristorante Morsi e Rimorsi di Caserta.  Un evento d’eccezione che metterà “fianco a fianco” due grandi chef: Alfonso Caputo, lo stellato amante della pesca, attualmente consulente del ristorante casertano dei fratelli Capece, una mano talentuosa che valorizza i prodotti del territorio esaltandone il sapore attraverso la ricerca e la presentazione con il cromatismo, seguendo una filosofia ancorata alle tradizioni, ma aperta al futuro e ricca di idee e creatività e Ignacio Hidemasa Ito del JapOne di Napoli, sushiman nippo-brasiliano tra i più bravi in Italia, che porterà la sua cucina minimal ed elegante dove il prodotto è, e resta, il protagonista del piatto. I due interpreti proporranno portate che esprimono la loro storia gastronomica in cui il mare è venerato. Si partirà con un carpaccio scottato di salmone, gambero di Mazara, capesante e butterfish con perlage di tartufo, a cui seguiranno dei piccoli cannelloni di dentice ripieni di ricotta e spinaci su salsa al ragù di scorfano e si continuerà con astice, gamberi e pinoli. Il primo vedrà uno spaghetto con pesce bandiera, crema di broccoli, pomodorini e polvere di olive nere di Gaeta.Poi, selezione di rolls e cartoccio di pesce e piccoli crostacei con crostini agliati. Si chiuderà con ganache bianca e sfogliatella napoletana con pesche sciroppate. Un gran bel confronto, in cucina e al tavolo, che darà la possibilità di cui scoprire nuovi orizzonti, accompagnato da i vini “La  Guardiense”, Quid e spumante Falanghina Brut.

Costo euro settanta a persona compreso bevande e vini.

E’ indispensabile la prenotazione ai numeri 0823. 320118 – 335. 1649020

Inizio serata ore 20,30.

Morsi e Rimorsi Ristorante
Via G.M. Bosco 132/136
Caserta

La pizzeria Franco di Napoli lancia i “lunedì della famiglia” in collaborazione con le Acli di Napoli

Gallifuoco Franco

Da lunedì 20 febbraio pizza e cinema gratis per le famiglie indigenti

Il 2017 si apre con un pieno di novità per Francesco Gallifuoco, pizzaiolo-patron della pizzeria-ristorante Franco, ubicata a due passi dalla Stazione Centrale di Napoli. Gallifuoco, da sempre molto sensibile alle problematiche sociali, ha appena stipulato un accordo con le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) di Napoli  per regalare ogni settimana un lunedì “speciale” a una famiglia con ridotte possibilità economiche. Alle famiglie di volta in volta selezionate dalle stesse Acli, dando la preferenza a quelle con bambini piccoli, verrà offerto l’ingresso al cinema e una serata in pizzeria. L’iniziativa dei “lunedì della famiglia” partirà il 20 febbraio e andrà avanti fino alla fine di giugno.

Le novità, però, non terminano qui. Al menu in braille, già introdotto a maggio 2016, andrà ad affiancarsi una descrizione video del menu nella lingua dei segni sviluppato dall’ENS (Ente Nazionale Sordi) di Napoli. 

Il locale, riaperto da pochi giorni, dopo un restyling che lo ha ulteriormente valorizzato, punta molto sull’alta qualità degli ingredienti e sulla freschezza del pescato impiegato nelle preparazioni della cucina, a cura dello chef Gennaro Zannotti, che si rifanno alla tradizione gastronomica partenopea.

Il rapporto dei Gallifuoco con la cucina inizia già alla fine dell’800 col bisnonno di Francesco, per poi dare vita nel 1966 al “Ristorante Pizzeria Franco”, in cui la tradizione è garantita anche dalla lunga esperienza in cucina di Maria Calabrese, mamma dell’attuale titolare.    

Pizzeria Ristorante Franco
Corso Arnaldo Lucci, 195/197

Napoli
Tel. 081 5541892
www.ristorantepizzeriafranco.it  
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena

Luigi Tramontano è il nuovo Executive Chef dell’Hotel Le Agavi di Positano

Luigi Tramontano Executive Chef Hotel Le Agavi di Positano

Lo chef Luigi Tramontano approda all’Hotel Le Agavi di Positano in qualità di Executive Chef dei ristoranti La Serra e Remmese. Figlio d’arte, fu guidato dal papà Antonio ad esperienze formative di rilievo come l’Etoile Accademy. Originario della Campania, ha saputo ampliare la passione verso la cucina tipica regionale con nuovi spunti derivati dalle esperienze gastronomiche.

Ha collaborato presso alcuni dei più apprezzati alberghi e ristoranti italiani, tra cui il De Russie di Roma ed il Grand Hotel Quisisana di Capri. L’esperienza al Don Alfonso 1890, ristorante 2 stelle Michelin di Sant’Agata sui due Golfi, ha contribuito ad allargare i suoi orizzonti, puntando verso la diffusione della cucina mediterranea nel mondo.

Grazie al suo tocco di Re Mida sia Il Flauto di Pan di Villa Cimbrone a Ravello che la Terrazza Bosquet del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, dove ha lavorato come Executive Chef, hanno ottenuto la stella Michelin. Una nuova sfida lo aspetta dalla prossima primavera nell’albergo Le Agavi che dall’alto domina l’intera baia di Positano, nel cuore della costiera, tra il verde della vegetazione e l’azzurro del mare.

Una scelta che si inserisce nell’impegno alla continua ricerca dell’eccellenza nell’ospitalità che caratterizza l’albergo 5 stelle Le Agavi sin dalla nascita nel 1982, sorto da una intelligente intuizione dell’avvocato e imprenditore Aldo Capilongo. La famiglia Capilongo ringrazia lo Chef Catello Vitaglione per la lunga e professionale collaborazione svolta in questi anni nelle sue cucine.

Luciano Pignataro ospite all’Acqu’ e Sale con il libro “La Cucina Napoletana”

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Il 10 febbraio, a Sorrento, una serata dedicata a ricette, locali e prodotti campani

Venerdì 10 febbraio, alle ore 19.30, il ristorante Acqu’ e Sale, a Sorrento, ospita la presentazione del libro di Luciano Pignataro – caposervizio al quotidiano Il Mattino, scrittore e critico enogastronomico – dal titolo “La Cucina Napoletana”, edito da Hoepli.
Ad accogliere l’autore, la giornalista e scrittrice Santa Di Salvo e il direttore di Surrentum, Antonino Siniscalchi, sarà il patron del locale di Marina Piccola, lo chef pizzaiolo Antonino Esposito.
L’evento rientra nell’ambito della rassegna “L’Appetito vien leggendo” organizzata in collaborazione con la libreria Tasso.
Cucina aristocratica e popolare al tempo stesso, quella napoletana risente delle diverse dominazioni straniere che si sono succedute in città e di continue evoluzioni.
Un ampio capitolo è dedicato alla pizza e ai suoi diversi stili, un altro ai ristoranti storici, e poi ancora ci sono sezioni dedicate ai prodotti, dai formaggi alla pasta di Gragnano, e un ampio spazio al vino.
L’ultima parte del volume propone ricette dei piatti tradizionali, spesso nelle diverse varianti: il ragù, la minestra maritata, le paste con i legumi, la genovese, i frutti di mare, la colatura di alici, il polpo alla luciana, la sfogliatella, il babà, gli struffoli, la pastiera.
“Dalle origini ai nostri giorni, fino a quell’inimitabile stile campano esploso nella ristorazione d’autore partita dagli anni Novanta dalla penisola sorrentina con Alfonso Iaccarino, che ha scritto la prefazione del libro, e consolidatasi nella riscoperta del nostro petrolio: la pasta, il pomodoro, gli ortaggi, i pesci poveri, l’olio d’oliva – scrive Santa Di Salvo nella sua recensione -. E poi nello strepitoso successo dei nostri chef, capaci di rivisitare la tradizione con tecniche nuove e con grande padronanza delle materie prime d’eccellenza prodotte nel nostro territorio”.
Premio Veronelli 2008 come giornalista dell’anno, Luciano Pignataro è autore di numerose guide sui vini e la gastronomia, oltre che membro del comitato esecutivo della Guida Ristoranti Espresso e coordinatore di Slow Wine in Campania, Basilicata e Calabria.
La presentazione del libro sarà preceduta da una degustazione di pizze realizzate dal maestro Antonino Esposito.
Ingresso libero, informazioni al 3443885639 oppure scrivendo ad eventi@acquesale.it

Caprai Road Show Wine

Caprai Road Show Wine

Giovedì 9 Febbraio 2017 alle ore 19:30 presso il Grand Hotel Oriente (Via Armando Diaz, 44 – Napoli) si svolgerà un evento degustativo dedicato al connubio tra i vini umbri e la cucina campana. Un road show wine voluto dall’Azienda Arnaldo Caprai  per portare un “sorso” dell’Umbria in Campania, Lombardia e Piemonte.

Saranno proposti in degustazione:

1. Grecante Montefalco Bianco Grechetto 2016
2. Cuvée Secrète Umbria Bianco 2015
3. Montefalco Rosso 2014
4. Montefalco Rosso Riserva 2011
5. Collepiano Montefalco Sagrantino 2011
6. 25 Anni Montefalco Sagrantino 2012

Conduranno il seminario Daniela Scrobogna, docente dei corsi di formazione della Fondazione Italiana Sommelier,  e Marco Caprai

Tutti i prodotti dell’azienda vinicola umbra nascono rispettando una secolare filosofia inviolabile: la natura va osservata, ascoltata, compresa, riconosciuta in quanto tale. Filosofia che ha ben riscontrato Adam Strum, fondatore di Wine Enthusiast (2013):  “L’innovativa Cantina Arnaldo Caprai ha aiutato a ridare vita alle varietà autoctone dell’Umbria, conducendo la regione vitivinicola sotto i riflettori internazionali per la sua produzione di Sagrantino di Montefalco”. 

Azienda Arnaldo Caprai, Viticoltore in Montefalco

Situata su una collina, ricamata da vigne colorate, lambita  da fresche brezze che sanno di buono, sembra che il tempo si sia fermato. E’ come guardare una vecchia cartolina!

Montefalco, luogo incantato, ha ispirato nei secoli capolavori di artisti, poeti che in questo posto soggiornavano.

I nettari  di Arnaldo Caprai sono figli di un’attenta e ricercata valorizzazione di questo incantevole e magico territorio, hanno saputo trasformare in chiave moderna, vini della tradizione, potenti e indomabili, in vini eleganti con carattere deciso; dotati di una forte personalità e tipicità, tanto da renderli riconoscibili  al primo sorso.

L’evento

Il seminario – degustazione  è rivolto ai soci di Fondazione Italiana Sommelier e ai loro amici: operatori di settore, appassionati, giornalisti e blogger.

Dopo la degustazione dei vini sarà servito un piatto realizzato, per uno scambio culturale tra Umbria e Campania, dallo Chef Basilio Avitabile del Ristorante Masseria Guida (Via Cegnacolo Ercolano – NA) che ha creato per l’occasione, “ Cavolo che Brasato”, un brasato cotto in sagrantino con varietà di verdure di stagione coltivate nell’orto della struttura. 

L’organizzazione della serata è a cura di Fondazione Italiana Sommelier Campania . 

Per Info e Prenotazioni
info@fondazionesommeliercampania.it
3384991160 

Presidente Regionale – 3662187715 

Lo chef stellato Domenico Iavarone inaugura il nuovo anno al “Josè Restaurant” di Torre Del Greco

Josè Restaurant Torre del Greco

Giovane e dalle profonde radici territoriali, amante delle materie prime ed attento ricercatore di prodotti genuini e di qualità. Lo chef stellato Domenico Iavarone inaugura il nuovo anno con un’avventura entusiasmante all’ombra del Vesuvio, al nuovo “Josè Restaurant” di Torre del Greco, ristorante alla carta di Tenuta Villa Guerra. Suggestiva la location, che richiama l’ambientazione raffinata e naturale delle ville vesuviane che hanno reso il Miglio D’Oro rinomato e che oggi ritorna sotto i riflettori con un’esclusiva offerta gastronomica. Mura bianche, distese verdi racchiuse tra il Vesuvio e l’azzurro del Golfo di Napoli, sono in breve i colori di Tenuta Villa Guerra, situata al centro di Torre del Greco. Ad investire in questo nuovo progetto gastronomico è la famiglia Confuorto, originari della città del corallo, decisi a mettersi in gioco per il proprio territorio, affidandosi alla collaborazione dello stellato Iavarone. Del resto lo chef vanta una lunga esperienza nel settore, dalle brigate di Gennaro Esposito ed Oliver Glowig al riconoscimento tre anni fa della stella Michelin al Maxi di Vico Equense. Creatività, Tecnica e Qualità sono i pilastri della sua cucina; tradizione e rispetto per le materie prime creano un perfetto equilibrio nel piatto, lasciando ogni singolo sapore riconducibile alla materia prima utilizzata.
Dalla penisola sorrentina lo stellato Iavarone si sposta dunque all’ombra del Vesuvio, dove a marzo si apriranno le danze per il “José Restaurant”, ristorante alla carta con ampi spazi esterni, l’ideale per eventi esclusivi e serate mondane. Ad affiancarlo ci sarà il siciliano Enrico Moschella, che ha collezionato importanti esperienze professionali estere, tra cui la Locanda Locatelli e il Dorchester Park Lane di Londra, e il ristorante stellato Capri di Zermatt in Svizzera; in Italia lavora prima presso il Ristorante l’Olivo 2 stelle Michelin del Capri Palace di Anacapri, per poi spostarsi al Monzù di Punta Tragara. Un team dunque giovane e pieno di entusiasmo, che farà brillare Torre del Greco tra sapori e tipicità con l’apertura prevista in primavera.

Maddaloni, 5 febbraio. La Scuola Dolce&Salato presenta l’Accademia del Grano

Dolce e salato Grano Chirico

Un evento finalizzato a far conoscere le caratteristiche versatili del Grano Cotto Chirico
In palio la borsa di studio Chirico “Innovazione della Tradizione” per la migliore ricetta eseguita dagli allievi dell’Istituto di Formazione

La Dolce&Salato di Maddaloni, scuola rivolta all’alta formazione professionale per cuochi, pasticcieri, pizzaioli e barman fondata e diretta dallo chef Giuseppe Daddio e dal pasticciere Aniello di Caprio, domenica 5 febbraio alle ore 18 presenta l’Accademia del Grano”, evento finalizzato a far conoscere le caratteristiche versatili del Grano Cotto Chirico con amido gelificato, che sarà utilizzato dagli allievi della scuola di gastronomia nella preparazione di ricette salate, come antipasti, contorni, carne, pesce, zuppe, insalate e nella creazione di dolci.Una interessante ed inedita iniziativa nata in collaborazione con Chirico “Racconti di Grano”, dove la migliore ricetta, sarà premiata con una borsa di studio “Innovazione della Tradizione” messa in palio dalla storica azienda campana,sinonimo nel mondo del grano per la pastiera,oggi guidata da Annamaria Chirico e da suo figlio Mario. Gli aspiranti cuochi e pasticcieri che frequentano la Dolce&Salato,realtà attenta al rispetto della tradizione e del territorio ed alla continua ricerca di innovazione,racconteranno le sperimentazioni delle loro preparazioni con i maestri Daddio, di Caprio, la signora Chirico ed importanti Tutor, coordinati dalla giornalista di settore collaboratrice del Mattino, Antonella D’Avanzo. La migliore ricetta sarà oggetto di valutazione in questo evento e durante il secondo appuntamento previsto per il 31 marzo, in occasione della finale del Concorso Nazionale “Racconti di Grano Chirico”, mentre la premiazione avverrà con un terzo incontro che si terrà nella prima decade del mese di aprile.

L’Accademia vuole riunire le figure professionali competenti, le quali hanno il ruolo di sperimentare tutti gli ingredienti, questa volta il grano, per sdoganare il suo utilizzo nella collaudata pastiera – commenta lo chef Giuseppe Daddio – l’istinto del cuoco-pasticciereè di coniugare il grano, alimento neutro e versatile, in tutte le preparazioni dolci e salate. Il cereale Chirico – continua il maestro – subisce un particolare trattamento di cottura che lo rende valido sia come utilizzo solido e croccante, che mixato e miscelabile con altri ingredienti”.

Mario Palma, amministratore unico Chirico, racconta: “L’evento vuole rendere nuovamente fruibile al consumatore un principio culinario storico dei contadini, quello dell’utilizzo dell’amido dei cereali, in particolare del grano come addensante e ingrediente di struttura in sostituzione dei grassi e delle uova. Il grano è visto come un inerte che dona gusto e volume alle ricette dolci, le quali potrebbero essere intese il futuro delle merendine da far trovare ai bambini tra le scorte dello spuntino”.

Gli allievi, protagonisti dell’Accademia del Grano potranno anche registrare la ricetta e partecipare al concorso Chirico Vinci la Spesa per un anno.